Morgan, Bugo, Fiorello, Ferro. Evo contro Evo a Sanremo 2020

Morgan, Bugo, Fiorello, Ferro. Evo contro Evo a Sanremo 2020

Morgan, Bugo, Fiorello, Ferro: Evo contro Evo a Sanremo.
Questo festival sta facendo molto per la parità di genere. Tanti passi indietro, ma anche tanti passi avanti.
Il Festival delle donne, certo, ma raccontate o come magnifiche bellezze con fidanzati top o come addolorate Madonne abusate. Non che questi due ruoli non debbano manifestarsi sul palco, anzi (il discorso di Rula già bastava), ma in queste serate non si è visto quasi altro, e un dubbio su come venga visto il femminile viene eccome. Così si torna indietro, perchè il femminile non può essere tutto come il maschile ma viene compresso in due maschere ben precise.
Anche se, è bene dirlo, questo Festival ha fatto anche enormi passi avanti. E mentre la narrazione dominante doveva essere quella dell’amicizia al maschile Fiorello-Amadeus, ecco che si son viste le crepe di queste maschere.
Ferro, relegato a un ruolo un po’ di serie B data l’esuberanza di Fiorello che nella seconda puntata sbrodola i tempi, se ne esce con la battuta #Fiorellostattezitto. Scoppia un casino, Fiorello se la prende, usa parole dure in un’intervista, poi la pace via foto e una sorta di duetto sul palco che paiono un po’ posticci. Povero Tiziano, basta una battuta e crolla l’ego altrui, quello che fa sempre battute su tutto e tutti.
A notte fonda, Morgan che cambia le parole della canzone e Bugo che se ne va. Finalmente succede qualcosa sul palco in questo festival monocorde. Litigi e bizze. In quelle parole pare ci fossero delle accuse contro Bugo. Oggi Morgan su Repubblica si difende: io sono buono! lui uno sciacallo! (altri ruoli).
Wow. Pensate a quanti Festival baudiani e non solo abbiamo visto mettere due donne una contro l’altra per esigenza narrative perchè è sempre Eva contro Eva. E poi invece ecco l’amara verità che rompe quell’altra narrazione eterna, quella dei maschi solidali, mai Eva contro Eva, litigiosi sì ma per motivi quasi nobili. Non certo per Ego che si crede grande ed è piccolo piccolo. Giù la maschera! Grazie Amadeus, davvero.
Su quel palco chi ha fatto davvero la differenza a livello di messa in scena dei ruoli maschio/femmina è stato Achille Lauro, grazie ai suoi travestimenti e alla sue esibizione con Annalisa. Elodie ha mostrato quanto si possa essere davvero belle brave e fidanzate di senza che questo crei imbarazzo, ma solo una stupenda fascinazione. Ha mostrato che si può essere sexy e prese sul serio. E poi Ghali, con il suo gioco di maschere e di identità e ruoli differenti. A suo modo pure Elettra Lamborghini ha mostrato che ci si può semplicemente divertire persino come donna, soprattutto nella performance con Myss Keta. W i giovani, che vivono già il presente, e i ruoli che sono uno nessuno e centomila.